
Bergamo è uno spettacolo! Ricordo bene la sorpresa di quella Donizetti Night. In mezzo a Porta Nuova era stato issato un gigantesco sipario che incorniciava perfettamente Viale Vittorio Emanuele e Città Alta e li rendeva lo spettacolo più bello per gli occhi di un bergamasco che ha sempre amato la sua città. E lo dico senza retorica. Ho imparato a conoscerla in questi 34 anni. Prima l’ho osservata a lungo.
Ho avuto la fortuna di studiare al Sarpi e quindi di godermi per cinque anni uno degli affacci più belli sulla città. E anche ora che lavoro in Città Alta mi ritaglio dei momenti per godermi le mura e gli affacci che regalano su Bergamo: Loreto e la Conca d’Oro dal Baluardo di San Giovanni, il Centro Piacentiniano e Pignolo dallo Spalto delle Cento Piante, Valverde e Valtesse dalla Montagnetta di san Lorenzo. Bergamo è bella, ma spesso nasconde la sua bellezza dietro ad un sipario.
E non parlo della bellezza del patrimonio storico artistico che è sotto gli occhi di tutti ( forse più dei turisti che dei bergamaschi); parlo di ciò che rende questa città bella e unica: il modello Bergamo, le cui radici affondano nella cultura del lavoro e nella concretezza, fondato sulla fiducia, permeato dal valore dalla solidarietà, declinato nelle mille forme del volontariato, le cui espressioni si ritrovano nei quartieri, negli oratori, nelle parrocchie, nella cura delle fragilità e nelle forme di educazione, di accoglienza e di integrazione.