Grazie al mio lavoro incontro quasi quotidianamente bambini e ragazzi. Li osservo gattonare tra le sale del Museo del Cavallo Giocattolo, in visita al Museo della Cattedrale o impegnati nei laboratori della Fondazione Adriano Bernareggi. Mi piace ritagliarmi qualche momento per chiacchierare con loro e ascoltare quello che hanno da dire. È una grande fortuna. E anche un monito costante a non dimenticare che il futuro inizia dalla felicità e dal benessere dei bambini. Felicità e benessere di cui l’intera città deve sentirsi responsabile.
Credo che la politica sia anzitutto prendersi cura di spazi di relazione, dove i bambini possano sperimentare la condivisione, l’accoglienza e tutto ciò che li accomuna al di là delle appartenenze.
Non si cresce soli e diffidenti; per questo l’Amministrazione Comunale ha il dovere di sostenere famiglie e istituti scolastici nel compito educativo, promuovendo azioni che stimolino i più piccoli a custodire la fiducia e la speranza che ognuno può rappresentare, per la vita del mondo, una ricchezza.
Credo poi che sia importante aiutare i bambini a sviluppare uno sguardo curioso, esplorativo, creativo, in grado di vedere anche ciò che non si vede e pensare ciò che ancora non è stato pensato.
Ma questa è una mia deformazione professionale! Anzi questo è il mio impegno da portare in Consiglio Comunale!