Sono quasi certo di lavorare nel museo che può vantare il pubblico più giovane d’Italia.
Ho visto bambini di meno di un mese di vita varcare le porte del Museo del Cavallo Giocattolo. Certo, alcuni beatamente addormentanti in carrozzine super accessoriate o teneramente abbandonati tra le braccia del papà. Ne ho visti altri gattonare di sala in sala e altri ancora esplorare il museo con passi incerti ma curiosi di scoprire una collezione sterminata di giocattoli. Curiosità che non si spegne neanche quando tornano in visita scolastica (forse proprio perché è stata ben alimentata in tenerissima età).
Proprio in un museo così, unico nel suo genere, ho capito che non si è mai troppo piccoli per le cose belle e che le istituzioni devono favorire in ogni modo l’accesso e la frequentazione dei luoghi della cultura anche ai piccolissimi.
La cultura fa bene alla salute. Sono scientificamente provati gli effetti di diversi stimoli sensoriali su specifiche aree del cervello. La partecipazione culturale attiva contribuisce al benessere, allo sviluppo e al potenziamento creativo, alla rigenerazione per tutti, a partire dai primi anni di vita, dai primi 1000 giorni, determinanti per la crescita.
L’amministrazione dovrebbe mettere in condizione i musei, i teatri, i centri socio culturali della città di essere al fianco delle giovani famiglie nella delicatissima avventura del crescere i figli. Molto c’è da fare per i bambini della fascia 0-36 mesi. Spero di averne occasione!