I miei hashtag raccontano di me a 360 gradi. Ci sono parole che raccontano delle mie competenze, altre dei progetti che mi piacerebbe realizzare. Questo hashtag racconta invece lo stile con cui sto portando avanti la mia candidatura.
Molti sono convinti che i fatti siano più importanti delle parole. Per alcuni versi questo è vero, bisogna tendere sempre alla realizzazione di un risultato. Eppure il dialogo e il confronto sono aspetti spesso sottovalutati. Credo invece che siano strumenti indispensabili per raggiungere con più facilità quegli stessi obiettivi concreti che ci si è prefissati. Il dialogo è l’arte di pensare insieme. E basta questo per capire quanto sia fondamentale esercitarlo quando c’è in gioco il futuro della città, di tutta la città.
Certo è faticoso e richiede pazienza. Molta di più rispetto ai semplici slogan. Il dialogo è la via che ho scelto di percorrere in queste settimane di campagna, rinunciando a slogan e a risposte preconfezionate. Incontro e ascolto volentieri tante persone. E in queste settimane ho avuto la prova che con il dialogo si superano le rigidità mentali e si possono individuare nuovi orizzonti condivisi per affrontare le tante questioni che attendono il futuro di Bergamo.